Sobre a necessidade da releitura

Um leitor perguntou-me, ontem, em comentário a uma postagem sobre fundamentalismo, publicada em 3 de fevereiro de 2007, sobre a localização da frase de Roland Barthes que cito ali:

Quem não relê um texto, lê, em todos os textos, sempre o mesmo texto.

Respondi no comentário, mas faço questão de colocar a indicação também nesta postagem. O que disse?

Li este livro de Roland Barthes, S/Z, em italiano, pois, naquela época estava estudando na Itália e o livro estava mais acessível nesta língua (livros em italiano eram mais baratos do que em francês!). Minha citação é livre, por isso não coloco aspas. Mas a tradução italiana, feita por Lidia Lonzi, diz:

“Coloro que fanno a meno di rileggere si costringono a leggere dappertutto la stessa storia” (p. 20)

O contexto em que aparece a citação:
“La rilettura, operazione contraria alle abitudini commerciali e ideologiche della nostra società, che raccomanda di ‘buttar via’ la storia una volta che è stata consumata (‘divorata’), perché si possa passare a un’altra storia, comprare un altro libro, e che è tollerata solo in certe categorie marginali di lettori (i bambini, i vecchi e i professori) è qui proposta in partenza, giacché essa sola può salvare il testo dalla ripetizione (coloro que fanno a meno di rileggere si costringono a leggere dappertutto la stessa storia), lo moltiplica nella sua diversità e nella sua pluralità…” (p. 20).

Tradução italiana: S/Z. Torino: Einaudi, 1973, 251 p. [edição atual: 1981, 251 p. – ISBN 880652027X]

Original francês: S/Z. Paris: Seuil, 1970, 277 p. [edição atual: 1976, 288 p. – ISBN 9782020043496]

Tradução em português: S/Z. Lisboa: Edições 70, 1999, 199 p. – ISBN 972441020X

Roland Barthes nasceu no dia 12 de novembro de 1915, em Cherbourg, Normandia e faleceu no dia 23 de março de 1980, em Paris, França. Roland Barthes (1915-1980) a été directeur d’études à l’École pratique des hautes études (« sociologie des signes, symboles et représentations ») avant d’occuper en 1976 la chaire de sémiologie littéraire au Collège de France.

Sobre o livro, diz a Editora Einaudi:
Elaborazione di un seminario tenuto alla Ecole pratique negli anni 1968-69, S/Z è la lettura che Barthes ha proposto della novella Sarrasine di Honoré de Balzac. Ma l’interpretazione critica si avvia immediatamente all’insegna di avvincenti, e ancora molto attuali problemi di metodo. Superando lo strutturalismo scolastico, che si limita allo smontaggio di un testo partendo dal presupposto che esso costituisca sempre una totalità chiusa e sufficiente a se stessa, Barthes in questo saggio intende invece valutare la pluralità di cui è fatto il testo, lo spessore dei codici che lo attraversano, partendo dall’articolazione delle “voci” di cui è tessuto: l’azione, la verità, la scienza, la persona, il simbolo. Luogo a cui si accede da più entrate, il testo chiede così la collaborazione attiva del lettore, che non è più soltanto consumatore ma produttore di ciò che legge. Questa ipotesi, e l’immagine “frammentaria” della nebulosa, del labirinto che avvolge i personaggi e il discorso narrativo, complici gli uni dell’altro, fanno intravvedere i temi che Barthes tratterà nel Piacere del testo (1973) e nei Frammenti di un discorso amoroso (1977), esprimendo ancor più in profondo i “turbamenti” della rappresentazione, i segni della “differenza”, la crisi di un ordine.

Leia mais sobre S/Z aqui.

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